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Cefalea

il mal di testa

Definizione

Dolore al capo che può essere diffuso all'intera testa o localizzato in una parte di essa. I due tipi principali sono la cefalea da tensione (o cefalea muscolo-tensiva) e l'emicrania.

Cause

La cefalea da tensione è correlata con contrazioni muscolari indotte perlopiù da ansia e tensione psichica.

L'emicrania è causata, invece, da una reazione vasomotoria delle arterie della testa. Un episodio di emicrania può essere scatenato da diversi fattori: stress emotivo, bassi livelli di zuccheri nel sangue, allergie alimentari, intolleranze alimentari, traumi al capo, sforzo fisico, sforzo intellettivo, alterazioni del sonno (es. svegliarsi più tardi del solito), assunzione di contraccettivi orali o variazioni ormonali collegate al ciclo mestruale.

Sintomi

La cefalea da tensione può manifestarsi come un dolore continuo, oppressivo, di intensità lieve-moderata e diffuso a fascia a tutta la testa. Può svilupparsi improvvisamente o lentamente.

L'emicrania è caratterizzata da un forte dolore pulsante che colpisce la zona delle tempie e della fronte all'altezza delle orbite, generalmente da un solo lato della testa, e che si aggrava con la luce, l'attività fisica, suoni e odori. Il dolore può essere preceduto dalla cosiddetta “aura”: disturbi della vista, dell'equilibrio o della sensibilità, e spesso è associato a nausea e vomito.

Diagnosi

La diagnosi si basa sulla raccolta di una attenta e minuziosa storia clinica (anamnesi) a cura del medico che permette di identificare il tipo di cefalea. È importante a questo scopo portare al medico il “diario della cefalea” che reca quante più indicazioni possibili. (presso la nostra farmacia puoi trovare il “diario della cefalea” da compilare e portare al tuo medico)

Cure

Un antidolorifico leggero come il paracetamolo, l'acido acetilsalicilico o l'ibuprofene, possono talvolta essere risolutivi. In caso di cefalea particolarmente intensa e di forti attacchi di emicrania, possono essere necessari analgesici più potenti a basa di oppiacei, come la codeina. Gli attacchi di emicrania possono essere interrotti con farmaci detti "abortivi", come i triptani o i derivati ergotaminici, che agiscono costringendo i vasi sanguigni. Nei soggetti che soffrono frequentemente di episodi di emicrania (2 o più volte al mese), diventa necessaria la prevenzione con beta-bloccanti, calcio-antagonisti, antidepressivi, farmaci che inibiscono l'azione della serotonina, anticonvulsivanti o altri medicinali prescrivibili sempre dal medico.

Cure alternative

Rimedi erboristici: la camomilla bastarda (Tanacetum parthenium) inibisce il rilascio di prostaglandine implicate nella genesi dell'emicrania. La corteccia di salice bianco contiene salicina, un composto simile all'acido acetilsalicilico. Una tisana a base di zenzero e/o menta può essere utile per contrastare vari tipi di cefalea (soprattutto se di origine digestiva).

Fitoterapia:

Tanacetum vulgare Tintura Madre, 30 gocce 1-2 volte al dì.

Salix alba T.M. 30 gocce 1-2 volte al dì.

Harpagophytum procumbens T.M. 50 gocce 1-3 volte al dì.

Gemmoterapia:

Ribes nigrum  Macerato Glicerico, 30-50 gocce 1 volte al dì al mattino.

Alnus glutinosa M.G. 30-50 gocce 1 volte al dì a mezzogiorno.

Rosa canina M.G. 30-50 gocce 1 volte al dì alla sera

Omeopatia:

Cefalea muscolo tensiva: Actaea racemosa 7 CH (se dovuta a postura); Dulcamara 9 CH (con tempo freddo-umido); Gelsemium 9 CH (cefalea occipitale); Rhus Toxicodendron 7 CH (rigidità dolorosa dopo riposo); Staphysagria 7 CH (cefalea da “contrarietà rientrata”)

Cefalea vasomotoria: Bryonia 9 CH (dopo abuso alimentare. Cefalea aggravata dal minimo movimento); Belladonna 9 CH (cefalea pulsante aggravata da luce, rumore, movimento); Kalium phosphoricum 9 CH (dopo sforzo intellettivo); Ignatia 9 CH (cefalea dopo emozione o preoccupazione).

Sono state utilizzate con discreto successo anche agopuntura, bio-feedback, ipnosi e aromaterapia.

Alimentazione

Bassi livelli di zucchero nel sangue possono provocare cefalea: è bene quindi assumere tre pasti completi e alcuni spuntini ogni giorno. Limitare l'assunzione di grassi acidi e idrogenati e di oli e grassi parzialmente idrogenati, cioccolato, glutammato, alcolici o altre sostanze difficilmente digeribili che possono causare disturbi allo stomaco e cefalea.

 

Bibliografia

Beers, Berkow. Manuale Merck di Diagnosi e Terapia. [Editore Medicom 1999]
Brunton, Lazo, Parker. Goodman & Gilman. Le Basi Farmacologiche della Terapia. [Editore Mc Graw Hill 2006]
Fabbri, Gelmetti, Leigheb. Manuale di dermatologia medica. [Editore Elsevier 2010]
Demarque, Jouanny, Poitevin, Saint-Jeanne. Farmacologia e material medica omeopatica. [Editore Tecniche Nuove 2005]
Brigo. Natura Medicatrix. [Editore Tecniche Nuove 2006]
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